Hotel Victoria Nürnberg
Königstraße 80 90402 Nürnberg Bayern, Germany
+49 911 24050 ab 82 EUR
Hotel Victoria

PASSIONE PER LA TRADIZIONE

La nostra affascinante Victoria, con una tradizione antica e uno spirito sempre giovane (pss! compie solo 120 anni!), viene intervistata in occasione del suo prossimo anniversario... con l’aiuto di alcune parole chiave e immagini potrà raccontarci il suo passato ricco di eventi.

Prendetevi il tempo necessario per ascoltare, perché sono molti gli incontri, gli eventi e le storie di cui parlare in oltre un secolo di tradizione alberghiera... Victoria ci svelerà i momenti più straordinari e le esperienze più significative in modo vivace!

Buon divertimento!

1896

La mia storia a Norimberga, così ricca di eventi, inizia nel 1896, questa è per così dire la mia data di nascita.

Mi costruì Carl Schnorr - prima ancora che acquistasse il Grand Hotel – che aprì le mie porte in occasione dell’Esposizione Nazionale Bavarese di Norimberga nel Maggio del 1896.

Posizione

La mia posizione centrale era allora, come lo è ancora oggi, assolutamente unica.

Già nel Medioevo Norimberga era un importante centro per quanto riguarda il commercio e l'artigianato. Fu proprio da Norimberga che, nel 1835, partì la prima locomotiva a vapore tedesca (conosciuta come “Adler”) per raggiungere la vicina cittadina di Fürth.

Posizione

La mia posizione centrale era allora, come lo è ancora oggi, assolutamente unica.

Già nel Medioevo Norimberga era un importante centro per quanto riguarda il commercio e l'artigianato. Fu proprio da Norimberga che, nel 1835, partì la prima locomotiva a vapore tedesca (conosciuta come “Adler”) per raggiungere la vicina cittadina di Fürth.

Per questo nuovo hotel non avrebbero quindi pututo scegliere una migliore location, vicinissima alla stazione e nello stesso tempo ben protetta all’interno delle storiche mura cittadine e della torre del Königstor. Non è un segreto che ancora oggi questa posizione sia un vantaggio per me e che anche i miei ospiti sappiano riconoscerne i pregi.

Architettura

L’argomento architettura ha un ruolo molto importante nella mia storia.

Se osservate la mia facciata da vicino, vi accorgerete subito che sono un bellissimo esempio del "nuovo stile di Norimberga". Oggi sono interamente sottoposta alla tutela degli edifici storici.

Architettura

L’argomento architettura ha un ruolo molto importante nella mia storia.

Se osservate la mia facciata da vicino, vi accorgerete subito che sono un bellissimo esempio del "nuovo stile di Norimberga". Oggi sono interamente sottoposta alla tutela degli edifici storici.

Dal punto di vista architettonico l’esterno dell’edificio rispecchia lo stile gotico che domina nella città e nello stesso tempo si fonde con alcuni elementi rinascimentali. Entrambi ricordano l’epoca d’oro di Norimberga ai tempi del Dürer. Tale stile si riconosce facilmente da elementi architettonici, come i balconcini chiusi finestrati, le torrette e i cosiddetti “Chörlein”, che fuoriescono dalla facciata e che di solito sono riccamente decorati.

Una citazione dall’organo di stampa ufficiale di Norimberga e Fürth del 1° Maggio 1897, la quale descrive in dettaglio il mio aspetto nel giorno dell’apertura, si può trovare sul sito in lingua Tedesca.

Sono stata edificata per rappresentare qualcosa di strordinario. Per questo motivo sono oggi interamente sottoposta alla tutela dei monumenti storici. Ancora adesso, nel ventunesimo secolo, ci si dedica con molta cura e fatica alla preservazione del mie caratteristiche architettoniche.

1900

Alla fine del secolo mi ero già consolidata come sede di eventi importanti.

Fra questi cito ad esempio la fondazione nel 1900 dell’Allgemeiner Schnauferl Club (ASC), in occasione della mostra generale dei veicoli a motore, un’associazione che tuttora si prodiga per la preservazione e la tradizione delle auto d’epoca.

1900

Alla fine del secolo mi ero già consolidata come sede di eventi importanti.

Fra questi cito ad esempio la fondazione nel 1900 dell’Allgemeiner Schnauferl Club (ASC), in occasione della mostra generale dei veicoli a motore, un’associazione che tuttora si prodiga per la preservazione e la tradizione delle auto d’epoca.

Nell’anno 2000 i membri di questa associazione hanno festeggiato i 100 anni dalla fondazione sfoggiando come per tradizione le loro meravigliose auto d’epoca sulla piazza Klarissenplatz.

Per tornare alla mia storia:

Questa reclame dimostra quanto allora fossi orgogliosa di essere già una sede così in voga. Oggi sono naturalmente doppiamente felice di vedermi paragonata al Grand Hotel.

Soggetto prediletto di cartoline

Le numerose cartoline con la mia immagine sono per me un motivo di orgoglio e di gioia. Si tratta di ricordi straordinari di quel periodo.

Mi onora sapere che queste immagini si ritrovino ancora oggi in molti bei vecchi libri rilegati.

Soggetto prediletto di cartoline

Le numerose cartoline con la mia immagine sono per me un motivo di orgoglio e di gioia. Si tratta di ricordi straordinari di quel periodo.

Mi onora sapere che queste immagini si ritrovino ancora oggi in molti bei vecchi libri rilegati.

Ancora oggi, nel mondo digitale, metto a disposizione nuovi esemplari di cartoline con i quali i nostri ospiti possono mandare un saluto ai loro cari da Norimberga e dal mio hotel.

A volte mi piacerebbe tanto sapere cosa scrivono gli ospiti su di me.

I fratelli Wrede

Nel 1906 avvenne il passaggio di proprietà ai fratelli Wrede.

Non so spiegare cosa abbia portato Carl Schnorr alla decisione di vendermi... Del resto non mi ricordo molto nemmeno del periodo trascorso insieme ai fratelli Wrede.

I fratelli Wrede

Nel 1906 avvenne il passaggio di proprietà ai fratelli Wrede.

Non so spiegare cosa abbia portato Carl Schnorr alla decisione di vendermi... Del resto non mi ricordo molto nemmeno del periodo trascorso insieme ai fratelli Wrede.

Questa immagine, fra quelle che preferisco, mostra la loro partecipazione alla mia storia e naturalmente anche l’atto di acquisto che finalmente mi ha permesso di entrare a far parte della mia famiglia attuale.

Esistono anche dei menu originali di questo periodo.

1920

Nel 1920 ho avuto il mio periodo di massimo splendore. Ricevevo i miei ospiti offrendo loro il massimo comfort e mi sentivo irresistibile.

Joseph Schuler, allora noto uomo d’affari di Norimberga e inoltre il bisnonno dell’attuale manager e socia proprietaria Sabine Powels, provava ovviamente una grande simpatia per me, tanto da acquistarmi e da diventare padrone del mio destino fin da quel momento.

1920

Nel 1920 ho avuto il mio periodo di massimo splendore. Ricevevo i miei ospiti offrendo loro il massimo comfort e mi sentivo irresistibile.

Joseph Schuler, allora noto uomo d’affari di Norimberga e inoltre il bisnonno dell’attuale manager e socia proprietaria Sabine Powels, provava ovviamente una grande simpatia per me, tanto da acquistarmi e da diventare padrone del mio destino fin da quel momento.

Non è un segreto che io tifi per il Club! Quelli sì che erano anni di gloria! Norimberga divenne perfino la capitale del calcio dopo aver vinto 5 campionati nazionali.

Allora non si doveva temere ad ogni stagione – come mi tocca fremere!

Feste

Era finalmente venuto il momento di festeggiare.

Bellissime sale, la cucina raffinata, la mia propria cantina ... mi cullo al ritmo della musica e mi abbandono ai ricordi.

Feste

Era finalmente venuto il momento di festeggiare.

Bellissime sale, la cucina raffinata, la mia propria cantina ... mi cullo al ritmo della musica e mi abbandono ai ricordi.

A proposito di cucina raffinata … ho ricevuto un attestato di benemerenza durante il settimo concorso di arte culinaria internazionale svolto a Francoforte nel 1937. È stato solo poco tempo fa che tale onorificenza è tornata alla luce fra i vari tesori delle mie cantine.

1945

Dei tempi della guerra non è stato tramandato nulla a mio proposito.

In tutta umiltà, sarò sicuramente stata gestita con la consueta professionalità, ma per fortuna non devo ricordare nessun ospite negativamente illustre di quel tempo.

1945

Dei tempi della guerra non è stato tramandato nulla a mio proposito.

In tutta umiltà, sarò sicuramente stata gestita con la consueta professionalità, ma per fortuna non devo ricordare nessun ospite negativamente illustre di quel tempo.

Per una volta nel corso della mia storia la mia posizione centrale è stata per me davvero fatale. Come molti altri edifici di Norimberga sono stata sottoposta a pesanti bombardamenti e sono stata bruciata quasi fino alle fondamenta. Com‘era grande la mia disperazione!

Fiducia nel futuro

Fortunatamente il mio proprietario, Joseph Schuler, guardava con fiducia al futuro e iniziò quindi una coraggiosa e impegnativa opera di ricostruzione tra il 1945 e il 1948.

Un’antica targa in marmo posta sulla parte posteriore dell’edificio testimonia ancora oggi questa parte della mia storia.

Fiducia nel futuro

Fortunatamente il mio proprietario, Joseph Schuler, guardava con fiducia al futuro e iniziò quindi una coraggiosa e impegnativa opera di ricostruzione tra il 1945 e il 1948.

Un’antica targa in marmo posta sulla parte posteriore dell’edificio testimonia ancora oggi questa parte della mia storia.

Sia Joseph Schuler che suo figlio Theodor (nato il 1920) erano convinti della mia grandezza. Non per nulla porto ancora oggi il nome Victoria e mi rallegro per tanta fiducia riposta in me.

La nuova brochure del periodo dopo la ricostruzione spiegava tutti quei vantaggi che rendevano un soggiorno a Norimberga piacevole per tutti i miei ospiti e invitava loro a ritornare.

La cosa più bella è sapere che allora come oggi i miei più cari ospiti ritornano sempre volentieri. Questo mi rende molto orgogliosa!

Celebrità

Naturalmente ho ospitato anche personaggi famosi in hotel.

Ma è ovvio che una struttura del mio rango mantenga la più assoluta discrezione.

Celebrità

Naturalmente ho ospitato anche personaggi famosi in hotel.

Ma è ovvio che una struttura del mio rango mantenga la più assoluta discrezione.

C’è solo una foto che mostra Elisabeth Schuler, nonna di Sabine Powels, mentre dà il benvenuto in hotel al famoso attore O.W. Fischer.

1970

Gli anni ’70 hanno rappresentato un periodo di ulteriori cambiamenti.

Poiché la mia ricostruzione dopo la guerra è avvenuta in modo molto rapido e un po’ sbrigativo, mi ero quindi purtroppo allontanata dal mio antico splendore, almeno per quanto riguarda la facciata.

1970

Gli anni ’70 hanno rappresentato un periodo di ulteriori cambiamenti.

Poiché la mia ricostruzione dopo la guerra è avvenuta in modo molto rapido e un po’ sbrigativo, mi ero quindi purtroppo allontanata dal mio antico splendore, almeno per quanto riguarda la facciata.

Il concorso indetto dalla città di Norimberga nel 1976 per la facciata storica più bella ha fornito ai miei proprietari l’occasione perfetta per riportarmi ad una forma splendida.

Si è dato quindi inizio ad un importante rinnovamento generale. Dall’Ottobre del 1975 fino al Febbraio del 1976 ho acquisito nuovi bagni, nuove stanze, nuovi condotti per acqua ed elettricità… Certo ci sono stati sporcizia, polvere e rumore… ma il risultato ne è valso la pena. Potevo nuovamente rivelare tutta la mia giovinezza sotto le vesti tradizionali.

Per non parlare del premio del concorso, che ho poi vinto veramente.

Un articolo del quotidiano locale Nürnberger Nachrichten del 12 Marzo 1976 cita proprio la mia famosa facciata.

I lavori di rinnovamento non si sono di certo fermati qui. Nel 1978 è stato riaperto il ristorante con il nome di “Victoria-Keller”. Anche questo evento ha trovato eco nel quotidiano locale (articolo delle Nürnberger Nachrichten del 16 Giugno 1978) in cui se ne citava l’eleganza stilistica e l’alto livello culinario.

La mia avventura gastronomica non è stata tuttavia duratura. Con l’apertura di numerosi ristoranti locali e internazionali nella città, la cena in albergo ha smesso di essere in voga fra i cittadini di Norimberga. Con mio grande dispiacere si concludeva così l’era della gastronomia di alto livello al Victoria.

Di contro fioriva invece l’albergo. Grazie alla mia posizione eccellente ero un punto di riferimento importante sia per collaboratori e ospiti delle ditte locali sia per i visitatori della città. Solo poche altre strutture costituivano per me una vera concorrenza.

1996

Dal 1896 fino al 1996.
Sono passati 100 anni.

Sono un po’ delusa perché in qualche modo sentivo che mancava l’entusiasmo nei miei confronti, dato che nessuno ha celebrato con me questo mio importante anniversario. Non è stato più così a partire dal 1996, quando sotto la direzione di Sabine Powels è entrata dalle mie porte una genuina passione e un'energia quasi contagiosa.

1996

Dal 1896 fino al 1996.
Sono passati 100 anni.

Sono un po’ delusa perché in qualche modo sentivo che mancava l’entusiasmo nei miei confronti, dato che nessuno ha celebrato con me questo mio importante anniversario. Non è stato più così a partire dal 1996, quando sotto la direzione di Sabine Powels è entrata dalle mie porte una genuina passione e un'energia quasi contagiosa.

Da allora non ho più dovuto temere di essere trascurata e la frequenza di ospiti non sarebbe più stata un problema. Finalmente era chiaro, ci voleva molto di più di una posizione ideale per garantire il mio successo!

Per mia fortuna Theodor Schuler ha avuto l’avvedutezza di porre tutta la sua fiducia nella sua nipote Sabine Powels. Nel 1996 le ha affidato infatti la direzione dell’hotel all’età di soli 24 anni, in seguito al completamento degli studi di economia e di numerose esperienze formative all’estero. Un passo, questo, molto coraggioso, ma ben ponderato e lungimirante, per cui oggi sia lo staff che gli ospiti dell’albergo sono molto grati. Solo poco tempo prima erano state rinnovare tutte le mie camere, dando così un nuovo slancio per il nostro futuro insieme. Con il valido appoggio di Jochen Powels, padre di Sabine Powels, sono finalmente diventata un’impresa totalmente familiare, forte anche grazie alla nuova sicurezza finanziaria.

Mi bastava la promessa che il mio anniversario si sarebbe presto festeggiato.

Inizio del nuovo millennio

Con il nuovo millennio si iniziò un impegnativo e continuativo processo di restauro sulla base di un chiaro concetto per consolidare la mia struttura.

Grazie ad un complesso rinforzamento dei piani sotterranei abbiamo reso sicura e consolidato la mia esistenza. Negli anni successivi venne investita una grande somma di denaro nell’aggiornamento del sistema antincendio in modo da soddisfare tutti i requisiti moderni.

Inizio del nuovo millennio

Con il nuovo millennio si iniziò un impegnativo e continuativo processo di restauro sulla base di un chiaro concetto per consolidare la mia struttura.

Grazie ad un complesso rinforzamento dei piani sotterranei abbiamo reso sicura e consolidato la mia esistenza. Negli anni successivi venne investita una grande somma di denaro nell’aggiornamento del sistema antincendio in modo da soddisfare tutti i requisiti moderni.

Dopo di ché si è cercato di mettere in risalto tutte le caratteristiche che fanno di me questo luogo così speciale sia per i nostri ospiti sia per i concittadini, ovvero ciò che mi rende un gioiello della tradizione alberghiera di Norimberga. Per non dimenticare la location veramente unica fra tradizione e modernità, poiché nel 2000 è stato inaugurato il mio vicino, il Nuovo Museo d’Arte Moderna e di Design (Neues Museum).

Questo evento mi ha dato lo spunto per rinnovare la facciata sul retro, che ha così ricevuto un rivestimento termico ed una nuova verniciatura. Ricordo inoltre di questo periodo l’apertura del mio caffè La Terrazza e la ricostruzione una vera chicca fra le mie stanze, la junior suite LogenPlatz.

Tradizione che diventa moderna

Il processo della mia ricostruzione venne quindi portato a termine con molta perizia grazie all’aiuto dell'architetto Mathias Kreibich e dei suoi colleghi dello studio blauhaus. Anche i seguenti interventi di ristrutturazione e modificazione vennero svolti considerando prima di tutto la mia eredità architettonica e rimanendo fedeli al motto di rendere la mia tradizione un'esperienza tangibile per l'età moderna.

Tutto ciò che possiedo ancora di veramente antico viene ora non solo preservato, ma anche rivalorizzato e portato a nuovo splendore o addirittura interpretato in chiave moderna.

Tradizione che diventa moderna

Il processo della mia ricostruzione venne quindi portato a termine con molta perizia grazie all’aiuto dell'architetto Mathias Kreibich e dei suoi colleghi dello studio blauhaus. Anche i seguenti interventi di ristrutturazione e modificazione vennero svolti considerando prima di tutto la mia eredità architettonica e rimanendo fedeli al motto di rendere la mia tradizione un'esperienza tangibile per l'età moderna.

Tutto ciò che possiedo ancora di veramente antico viene ora non solo preservato, ma anche rivalorizzato e portato a nuovo splendore o addirittura interpretato in chiave moderna.

Il culmine di questo processo di rinnovamento è stato raggiunto nell’autunno del 2007 con il restauro della mia facciata frontale eseguito ora con accuratezza storica e con la seguente celebrazione del mio 111° compleanno. Moltissime persone sono accorse a festeggiare con me, il mio staff e la direzione questo momento toccante e irripetibile.

Fino ad oggi

È ormai diventata una tradizione per me eseguire lavori di rifinitura annuali e mettere in risalto quei dettagli che mi rendono ancora più unica.

A questo punto smetto di raccontare, poiché ognuno dei miei clienti ha oggi la possibilità di vedere e ammirare tutto ciò personalmente.

Fino ad oggi

È ormai diventata una tradizione per me eseguire lavori di rifinitura annuali e mettere in risalto quei dettagli che mi rendono ancora più unica.

A questo punto smetto di raccontare, poiché ognuno dei miei clienti ha oggi la possibilità di vedere e ammirare tutto ciò personalmente.

Desidero solo ricordare che dal 2014 sono stata classificata con 4 stelle. Un premio ben meritato per l’instancabile lavoro che viene portato avanti con me e per me.

GRAZIE

Nonostante la mia età mi sento più giovane e vigorosa che mai. Guardo al futuro con molta euforia, poiché al mio interno c’è un fantastico team all’opera - tutte meravigliose personalità e cordiali provenienti da culture e Paesi diversi - che ogni giorno si prende cura molto attentamente della mia pulizia e perfetta organizzazione e che fa in modo che io mi presenti ai miei ospiti sempre al massimo della mia forma e che possa dare così un caloroso benvenuto a tutto il mondo.

Abbiamo festeggiato il mio 120° compleanno alla fine di ottobre con una grande festa alla quale hanno partecipato i nostri ospiti più cari, i nostri partner più importanti e naturalmente tutto il mio staff: È stata una serata indimenticabile grazie alle deliziose pietanze e bevande ispirate alle varie epoche della mia storia, alla cantante che mi ha dedicato le sue canzoni, alle piacevoli conversazioni e ad una atmosfera semplicemente fantastica!

Naturalmente abbiamo anche ringraziato con un sentito “evviva” la direttrice, Sabine Powels, che con il suo impegno da ormai 20 anni mi ha permesso di raggiungere un successo senza precedenti.
Tutti i Vittoriani pregustano già il piacere di tanti anni a venire ricchi di eventi ed emozioni!

BEGEISTERUNG FÜR TRADITION

Unsere altehrwürdige, charmant und jung gebliebene VICTORIA wird in ihrem Jubiläumsjahr (psst, sie wird 120 Jahre jung!) interviewt … sie erhält jeweils ein Stichwort und das ein oder andere Bild und wird uns aus Ihrer bewegten Vergangenheit erzählen.

Nehmen Sie sich die Zeit, denn viele Begegnungen, Ereignisse und Geschichten gibt es aus mehr als einem Jahrhundert Hotelbetrieb zu erzählen … Victoria wird uns die außergewöhnlichsten Momente und Erlebnisse farbenfroh präsentieren!

Viel Spaß dabei!

1896

1896 ist, wenn man so will, meine Geburtsstunde, der Beginn meiner bewegten Geschichte in Nürnberg.

Carl Schnorr hat mich damals – noch bevor er das Grand Hotel erwarb – erbaut und im Rahmen der Bayerischen Landesausstellung in Nürnberg im Mai 1896 eröffnet.

Lage/Standort

Meine Lage ist damals wie heute einzigartig.

Nürnberg war schon im Mittelalter Dreh- und Angelpunkt für Handel und Handwerk. Später, 1835 fuhr die erste deutsche, mit Dampf betriebene Eisenbahn (bekannt als Der Adler) von Nürnberg nach Fürth.

Lage/Standort

Meine Lage ist damals wie heute einzigartig.

Nürnberg war schon im Mittelalter Dreh- und Angelpunkt für Handel und Handwerk. Später, 1835 fuhr die erste deutsche, mit Dampf betriebene Eisenbahn (bekannt als Der Adler) von Nürnberg nach Fürth.

Die Lage für ein neues Hotel hätte also nicht besser gewählt sein können als in unmittelbarer Nähe zum Bahnhof, aber eben charmant geschützt durch die mittelalterliche Stadtmauer und den so mächtigen Königstorturm. Dass ich von diesem Standort heute gleichermaßen profitiere und meine Gäste aus aller Herren Länder diesen Vorteil überaus schätzen, ist kein Geheimnis.

Architektur

Das Thema Architektur spielt eine sehr große Rolle in meinem Dasein.

Wer sich meine Fassade genau ansieht, stellt schnell fest, dass ich ein sehenswertes Beispiel für den „Neu-Nürnberger Stil“ bin. Heute stehe ich komplett unter Denkmalschutz.

Architektur

Das Thema Architektur spielt eine sehr große Rolle in meinem Dasein.

Wer sich meine Fassade genau ansieht, stellt schnell fest, dass ich ein sehenswertes Beispiel für den „Neu-Nürnberger Stil“ bin. Heute stehe ich komplett unter Denkmalschutz.

Architektonisch lehnt sich meine äußere Form sowohl an die, die Stadt im Mittelalter, so prägende Gotik an, während gleichzeitig auch Elemente aus der Renaissance verwendet werden. Beides lässt an die goldene Epoche Nürnbergs zur Dürerzeit denken. Der Stil selbst ist ganz leicht zu erkennen an den Erkern, Türmchen und Chörlein, die aus der Fassade springen und meist stark verziert sind.

Ein Zitat der Wochenbeilage des Generalanzeigers für Nürnberg Fürth, Nr. 18 vom 1. Mai 1897 beschreibt, was mich damals zur Eröffnung ausmachte:

Das Hotel, ein imposanter Bau im sogenannten Nürnberger Baustil mit zwei mächtigen Fassaden, von welchen die eine nach der Königstraße die andere gegen die Frauentormauer zu gerichtet ist, wurde von Architekt Hans Pylipp entworfen und erbaut. Die Einrichtung des Hotels ist den Anforderungen der Neuzeit entsprechend. Schon das Vestibül macht einen hocheleganten Eindruck. Decke und Wände sind mit Malereien geziert. Die Treppen sind aus blaßrotem Marmor hergestellt und bis zum Dach hinauf an der Seite mit grünen Thonkacheln verkleidet; diese Art der Verkleidung ist sehr wirkungsvoll. Den Parterreraum nimmt ein großer Restauration-Saal ein, ein langgestrecktes hohes und helles Lokal mit geräumigen Nischen. Die Wände des Saales sind hoch vertäfelt, die Decke ist zum Teil mit Holzmosaik, zum Teil mit Malereien versehen; für die Fremden ist ein eigener Speisesaal eingerichtet und daneben befindet sich ein freundliches Lese- und Schreibzimmer.

Den Aufgang zu den oberen Stockwerken, welche 65 Fremdenzimmer mit 110 Betten enthalten, vermittelt außer der erwähnten Treppe ein hydraulischer Aufzug. Die Ausstattung der einzelnen Zimmer ist höchst elegant. Im Erdgeschoß befindet sich ein sogenannter „Herrenkeller“, welcher im gotischen Stil gehalten und reich vertäfelt ist, es ist ein prächtiger Raum, gemütlich zum Kneipen. Ferner befindet sich noch im Erdgeschoß die praktisch eingerichtete Küche mit den neuesten Kocheinrichtungen, die Kühlräume für Wein und Bier, die Dampfkessel für die Dampfheizung und den Betrieb eines 30 pferdeträchtigen Schuckert’schen Dynamomotors, welcher das Hotel mit elektrischem Licht versieht. Die Arbeiten wurden von bewährten Firmen ausgeführt.

Ich wurde wirklich als etwas ganz Besonderes erschaffen.
Heute stehe ich als Gesamtensemble komplett unter Denkmalschutz. Es macht mich sehr glücklich, dass selbst heute im 21. Jahrhundert so behutsam mit mir umgegangen wird und keine Mühen gescheut werden, meinen Charakter zu wahren.

1900

Schon zur Jahrhundertwende war ich Veranstaltungsort wichtiger Ereignisse.

1900 wurde während der Allgemeinen Motorfahrzeug-Ausstellung der Allgemeine Schnauferl Club (ASC) gegründet, der sich heute noch mit der Pflege und Tradition rund um Oldtimer beschäftigt.

1900

Schon zur Jahrhundertwende war ich Veranstaltungsort wichtiger Ereignisse.

1900 wurde während der Allgemeinen Motorfahrzeug-Ausstellung der Allgemeine Schnauferl Club (ASC) gegründet, der sich heute noch mit der Pflege und Tradition rund um Oldtimer beschäftigt.

Im Jahre 2000, feierten die Mitglieder aus guter Tradition heraus mit ihren wunderschönen Wägen am Klarissenplatz parkend, ihren 100. Geburtstag.

Zurück aber zu meiner Geschichte:

Die Werbung zeigt, dass ich stolz darauf sein kann, damals schon als ganz modern zu gelten. Und heute macht es mich natürlich doppelt froh, in so schönem Vergleich zum Grand Hotel zu stehen.

Beliebtes Postkartenmotiv

Meine eigenen Postkarten sind mein ganzer Stolz. Das sind wirklich fantastische Erinnerungen an die damalige Zeit.

Es ehrt mich sehr, dass diese noch heute in schönen alten gebundenen Büchern zu finden sind.

Beliebtes Postkartenmotiv

Meine eigenen Postkarten sind mein ganzer Stolz. Das sind wirklich fantastische Erinnerungen an die damalige Zeit.

Es ehrt mich sehr, dass diese noch heute in schönen alten gebundenen Büchern zu finden sind.

Auch heute noch, in einer längst digitalisierten Welt, gibt es von mir neue Exemplare mit denen unsere Gäste ihre Lieben mit Grüßen aus Nürnberg und aus meinem Hotel beglücken können.

Ich bin manchmal schon sehr neugierig, was meine Gäste so über mich berichten.

Gebrüder Wrede

1906 gehe ich in den Besitz der Gebrüder Wrede über.

Was Carl Schnorr veranlasste, mich zu verkaufen, weiß ich nicht … auch an die Zeit zusammen mit den Gebrüdern Wrede kann ich mich leider nicht mehr erinnern.

Gebrüder Wrede

1906 gehe ich in den Besitz der Gebrüder Wrede über.

Was Carl Schnorr veranlasste, mich zu verkaufen, weiß ich nicht … auch an die Zeit zusammen mit den Gebrüdern Wrede kann ich mich leider nicht mehr erinnern.

Mein Lieblingsbild von mir zeigt deren Anteil an meiner Geschichte und natürlich die Kaufurkunde, die mich dann endlich in „meine heutige Familie“ brachte.

Und die ein oder andere Speisekarte stammt noch aus dieser Zeit.

1920

In den 1920er Jahren hatte ich meine Glanzzeit. Ich empfing meine Gäste mit höchstem Komfort und fühlte mich unwiderstehlich.

Der berühmte Nürnberger Kaufmann Joseph Schuler - er war übrigens der Urgroßvater meiner heutigen geschäftsführenden Gesellschafterin Sabine Powels - hat offenbar großen Gefallen an mir gefunden, erwarb mich und bestimmte danach über meine Geschicke.

1920

In den 1920er Jahren hatte ich meine Glanzzeit. Ich empfing meine Gäste mit höchstem Komfort und fühlte mich unwiderstehlich.

Der berühmte Nürnberger Kaufmann Joseph Schuler - er war übrigens der Urgroßvater meiner heutigen geschäftsführenden Gesellschafterin Sabine Powels - hat offenbar großen Gefallen an mir gefunden, erwarb mich und bestimmte danach über meine Geschicke.

Kein Geheimnis, dass ich großer Clubfan bin! Das waren die wirklich goldenen Zeiten! Nürnberg wurde sogar zur Fußballhauptstadt nach 5 gewonnenen deutschen Meisterschaften.

Man musste nicht wie heute Saison für Saison zittern – was bin ich immer aufgeregt.

Feiern

Es durfte gefeiert werden.

Wunderschöne Räumlichkeiten, edle Speisenauswahl, eigener Weinkeller … ich wiege mich im Takt der Musik und schwelge in Erinnerungen.

Feiern

Es durfte gefeiert werden.

Wunderschöne Räumlichkeiten, edle Speisenauswahl, eigener Weinkeller … ich wiege mich im Takt der Musik und schwelge in Erinnerungen.

Apropos edle Speisen … meine Küche wurde 1937 in Frankfurt mit der Ehren Urkunde der 7. Internationalen Kochkunst-Ausstellung ausgezeichnet. Erst letztens haben wir sie aus den Schätzen unseres Tiefkellers gezogen.

1945

Aus den Kriegsjahren selbst ist von meiner Haltung nichts bekannt.

In der mir eigenen Bescheidenheit war ich mit Sicherheit professionell geführt, muss aber zum Glück nicht auf negativ besetzte namhafte Gäste dieser Zeit zurückblicken.

1945

Aus den Kriegsjahren selbst ist von meiner Haltung nichts bekannt.

In der mir eigenen Bescheidenheit war ich mit Sicherheit professionell geführt, muss aber zum Glück nicht auf negativ besetzte namhafte Gäste dieser Zeit zurückblicken.

Einmal wurde mir meine fantastische Lage in mitten der Stadt wahrlich zum Verhängnis. Wie so vielen Nürnberger Gebäuden haben mir die verheerenden Bombenangriffe schwer zugesetzt und ich brannte fast bis auf die Grundmauern aus. Was war ich verzweifelt.

Glaube an Zukunft

Zum Glück hatte Joseph Schuler Mut und Energie, in meine Zukunft zu setzen und baute mich zwischen 1945 und 1948 wieder auf.

Eine alte Marmortafel auf der Rückseite des Hotels zeigt noch heute diesen Teil meiner Geschichte.

Glaube an Zukunft

Zum Glück hatte Joseph Schuler Mut und Energie, in meine Zukunft zu setzen und baute mich zwischen 1945 und 1948 wieder auf.

Eine alte Marmortafel auf der Rückseite des Hotels zeigt noch heute diesen Teil meiner Geschichte.

Joseph Schuler und damals auch schon sein Sohn Theodor (geb. 1920) waren überzeugt von meiner Stärke. Nicht umsonst trage ich bis heute den Namen Victoria und erfreue mich an dem in mich gesetzten Vertrauen.

Mein erster Prospekt nach Wiederaufbau erzählt von mir wie folgt:

Ein Haus mit gutem Klang, dessen gediegene Leistung den Aufenthalt in Nürnberg so angenehm macht – auch und gerade bei längerem Verweilen. Das Hotel Victoria wurde beim Wiederaufbau in einem Stil gehalten, der sich nach einem Besuch all der wunderschönen Sehenswürdigkeiten Nürnbergs im Hotel anheimelnd niederschlägt. Sie wohnen im Stadtzentrum und doch ruhig. Sie werden wieder kommen!

Und das Schönste ist, dass wirklich egal ob damals oder heute meine lieben Gäste immer wieder kehren. Dies ehrt mich sehr!

Prominenz

Natürlich gab es berühmte Persönlichkeiten bei mir im Hotel.

Es ist aber selbstverständlich, dass in einer Unterkunft meines Ranges höchste Diskretion gewahrt wird.

Prominenz

Natürlich gab es berühmte Persönlichkeiten bei mir im Hotel.

Es ist aber selbstverständlich, dass in einer Unterkunft meines Ranges höchste Diskretion gewahrt wird.

Es gibt nur ein Bild, welches Elisabeth Schuler, die Großmutter von Sabine Powels, immer mit großer Ehrfurcht und Stolz zeigte als, sie ihr großes Idol O.W. Fischer im Hotel ganz herzlich willkommen hieß.

1970er Jahre

In den 1970er Jahren kamen dann neue Veränderungen auf mich zu.

Ich wurde nach dem Krieg halt doch recht schnell wieder aufgebaut und war leider weit entfernt von früherem Glanz, was meine Fassade anging.

1970er Jahre

In den 1970er Jahren kamen dann neue Veränderungen auf mich zu.

Ich wurde nach dem Krieg halt doch recht schnell wieder aufgebaut und war leider weit entfernt von früherem Glanz, was meine Fassade anging.

Schon immer angetrieben von Ehrgeiz, wenn es um mein Äußeres ging, schaffte ich es, meine Eigentümer davon zu überzeugen, dass der 1976 von der Stadt Nürnberg ausgelobte Preis für die schönste historische Fassade, die Gelegenheit ist, mich wieder auf Hochglanz zu polieren. Gesagt getan … wie immer packten wir es gründlich an und nutzten die Gelegenheit, mich allumfassend zu renovieren. Oktober 1975 bis Februar 1976 bekam ich neue Bäder, neue Zimmer, das komplette Leitungsnetz für Strom wie für Wasser wurde erneuert … Dreck, Staub, Lärm … aber meinem Antlitz tat es natürlich gut. Einmal mehr durfte ich mit frischer Jugendlichkeit in traditioneller Hülle kokettieren.

Den Preis gewann ich dann wirklich.

1976 schrieben die Nürnberger Nachrichten über mich:

Das alt-renommierte Hotel Victoria am Hauptbahnhof, wohlbekannt für ruhiges und gepflegtes Wohnen mitten im Herzen der Stadt, präsentiert seine fast 100-jährige Fassade, für die Bauweise des damaligen Nürnberg typischen Steinfassade jetzt in völlig neuem, schmucken Gewand. (NN 12.03.1976)

Es ging Schlag auf Schlag in den 70er Jahren.
1978 eröffnete dann der Victoria-Keller. Auch dies war wieder Schlagzeilen wert.

Im neuen Glanz erstrahlt jetzt der Victoria-Keller, der sich im gleichnamigen Hotel in der Königsstraße 80 befindet. Zusammen mit dem Innenarchitekten Christoph Schneider vom Aufseßplatz hat hier der Gastronom Christoph Bornebusch die Regie übernommen und ein Speisehaus im altenglischen Stil errichtet. Unter Eingeweihten gilt das Lokal bereits jetzt, kurz nach seiner Eröffnung, als interessanter Geheimtipp für Gastlichkeit mit gehobenem Niveau. (NN 16.6.1978)

Als ganz großer Erfolg hat sich dies nicht entpuppt, denn einige Jahre später, nach verschiedensten Anläufen im Keller, musste die große Ära der gehobenen Gastronomie im Victoria leider ein Ende finden.
Sehr schade, aber ich musste einfach einsehen, dass sich die Zeiten ändern und dass es für Nürnberger Bürger plötzlich unzählig viele bürgerliche wie internationale Restaurantadressen gibt und es nicht mehr zum guten Stil gehörte, ins Hotel speisen zu gehen.

Dafür boomte das Hotel. Mit meiner herausragenden Lage war ich Anlaufstelle für Businessgäste der ortsansässigen Unternehmen genauso wie für Städtereisende. Wenn ich um mich sah, gab es auch nur einige wenige Häuser, die mit mir in den Wettbewerb treten konnten.

1996

1896 bis 1996.
100 Jahre sind vergangen.

Ich bin ein wenig enttäuscht, denn irgendwie fehlte die letzte Begeisterung für meine Wenigkeit und keiner feierte mit mir diesen großen Geburtstag. Das sollte sich 1996 ändern, denn mit meiner neuen Direktorin Sabine Powels kam echtes Herzblut und eine schier ansteckende Energie in mein Haus.

1996

1896 bis 1996.
100 Jahre sind vergangen.

Ich bin ein wenig enttäuscht, denn irgendwie fehlte die letzte Begeisterung für meine Wenigkeit und keiner feierte mit mir diesen großen Geburtstag. Das sollte sich 1996 ändern, denn mit meiner neuen Direktorin Sabine Powels kam echtes Herzblut und eine schier ansteckende Energie in mein Haus.

Schnell war das Gefühl der Vernachlässigung vergessen und um meine bis dahin gesunkenen Belegungszahlen musste ich mir auch keine Sorgen mehr machen. Denn die Familie merkte schnell, dass die Lage alleine noch kein Garant für Erfolg ist, da braucht es mehr!

Theodor Schuler bewies Mut und Weitsicht, indem er viel Vertrauen in seine Enkelin Sabine Powels setzte. 1996 bat er sie, erst 24-jährig, jedoch bereits von einem absolvierten BWL Studium und zahlreichen Auslandsaufenthalten gestärkt, meine Leitung zu übernehmen. Das Team und die Gäste danken ihm diese Entscheidung noch heute. Kurz zuvor waren noch all meine Zimmer renoviert worden, so dass wir mit voller Tatkraft gemeinsam in die Zukunft starten konnten. Unterstützt durch den Geschäftsführer Jochen Powels, den Vater von Sabine Powels – ich bin wirklich noch ein richtiges Familienunternehmen – fühlten wir uns besonders auch in finanziellen Fragen immer sicher.

„Die große Geburtstagsfeier holen wir beizeiten nach“, wurde mir versprochen. Ich war zufrieden.

Jahrtausendwende

Mit einem klaren Konzept machten wir uns zur Jahrtausendwende ans Werk und so ging es erneut Schlag auf Schlag voran.

Mit einer aufwändigen Kellersanierung wurde meine Existenzerhaltung gesichert und in den Folgejahren enorm viel Geld in die Ertüchtigung des geforderten Brandschutzes investiert.

Jahrtausendwende

Mit einem klaren Konzept machten wir uns zur Jahrtausendwende ans Werk und so ging es erneut Schlag auf Schlag voran.

Mit einer aufwändigen Kellersanierung wurde meine Existenzerhaltung gesichert und in den Folgejahren enorm viel Geld in die Ertüchtigung des geforderten Brandschutzes investiert.

Danach ging es endlich daran, die schönen Dinge in den Vordergrund zu rücken, die mich zu dem einzigartigen Ort machen, als der ich mich heute all unseren Gästen und Nürnbergern präsentiere: ein echtes Schmuckstück für Nürnberger Hoteltradition. Und das in einzigartiger Lage zwischen Tradition und Moderne. Denn im Jahre 2000 wurde mein neuer Nachbar eingeweiht, das Neue Museum für moderne Kunst und Design.

Das spornte mich an: die Rückfassade bekam neben Wärmedämmschicht auch noch einen freundlichen Anstrich; außerdem darf ich nun ein herrliches Sonnencafé mein Eigen nennen: meine La Terrazza. Kurz darauf gibt es mit dem LogenPlatz ein echtes Highlight unter meinen Zimmern zu bestaunen.

Tradition modern erleben

Auf das Sorgfältigste wurde meine Baugeschichte mit Hilfe des blauhaus Architekten Mathias Kreibich aufgearbeitet und alle folgenden Renovierungen und Umbauten immer unter das Motto „Tradition modern erleben“ gestellt.

Alles Echte, wirklich Alte wird erhalten und liebevoll zu neuem Glanz erweckt, immer mal wieder auch in den Vordergrund gerückt und dabei ganz modern interpretiert.

Tradition modern erleben

Auf das Sorgfältigste wurde meine Baugeschichte mit Hilfe des blauhaus Architekten Mathias Kreibich aufgearbeitet und alle folgenden Renovierungen und Umbauten immer unter das Motto „Tradition modern erleben“ gestellt.

Alles Echte, wirklich Alte wird erhalten und liebevoll zu neuem Glanz erweckt, immer mal wieder auch in den Vordergrund gerückt und dabei ganz modern interpretiert.

Glanzvoller Höhepunkt war die Enthüllung meiner nun historisch korrekt wiederhergestellten Frontfassade im Herbst 2007. Es wurde mir ja versprochen, dass wir mich noch richtig feiern werden und da war sie nun die rauschende Geburtstagsparty zu meinem 111. Geburtstag. Nicht nur die Geschäftsleitung und mein Team kamen zu den Festlichkeiten, sondern auch viele Gäste und Besucher, die mit mir und vor allem mich feiern wollten. Es war ein unvergesslicher Event.

Bis heute

Seit Jahren gehört es nun zu meiner Tradition, dass jedes Jahr an mir geschliffen und gefeilt wird und an Details gearbeitet wird, die mich noch einzigartiger machen.

An dieser Stelle höre ich auf, darüber zu erzählen, denn all das kann jeder meiner Gäste heute selbst erleben und bewundern.

Bis heute

Seit Jahren gehört es nun zu meiner Tradition, dass jedes Jahr an mir geschliffen und gefeilt wird und an Details gearbeitet wird, die mich noch einzigartiger machen.

An dieser Stelle höre ich auf, darüber zu erzählen, denn all das kann jeder meiner Gäste heute selbst erleben und bewundern.

Erwähnen möchte ich noch, dass mich seit 2014 sogar 4 Hotelsterne zieren. Der rechte Lohn für die kontinuierliche Arbeit, mit der an mir und für mich gearbeitet wird.

DANKE

Trotz meines hohen Alters fühle ich mich jünger und frischer als jemals zuvor. Ganz beschwingt blicke ich in die Zukunft, denn in mir arbeitet ein fantastisches Team – alles wunderbare Persönlichkeiten mit Herz aus den unterschiedlichsten Kulturen und Ländern, das sich Tag für Tag sorgfältigst darum kümmert, dass ich wunderbar sauber, bestens organisiert und immer aus dem Ei gepellt mich perfekt meinen Gästen präsentieren und die Welt herzlich willkommen heißen kann.

Meinen 120. Geburtstag haben wir Ende Oktober mit einem großen Jubiläumsfest mit Stammgästen, Partnern und natürlich meinem Team gebührend gefeiert:

Köstliches Essen, Drinks aus den verschiedenen Jahrzehnten meines Lebens, eine Sängerin, die mir eigens Lieder gewidmet hat, tolle Gespräche und ausgelassene Stimmung sorgten für einen unvergesslichen Abend!

Außerdem wurde auch daran gedacht, meine Geschäftsführerin Sabine Powels dafür hoch leben zu lassen, dass sie nun schon seit 20 Jahren für meinen unvergleichlichen Erfolg sorgt.

Alle Victorianer freuen sich auf die nächsten aufregenden und ereignisreichen Jahre!